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chiese di Saccargia, di S. Pietro di Sorres, di S. Maria di Tergu, d'Ottana e di molte altre.

L'influenza classica si manifesta anche nelle porte architravate a fil di muro, nelle ricorrenze orizzontali, negli ornamenti inspirati all'arte greco-romana ed in special modo in quel senso di misura e di ritmo, che contradistingue le chiese medioevali di Sardegna.

L'elemento modificatore romanico s'esplica colle false arcate. Le gallerie, lievemente e pittoricamente accennate in S. Miniato, non sono più simulate ma costrutte in pietra da taglio con colonnine di marmo e si spingono alla cornice di finimento, seguendo le pendenze del tetto.

In questo secondo gruppo abbiamo i primi tentativi della penetrazione dell'elemento romanico delle gallerie nella struttura basilicale toscana. Più che gallerie sono arcate poco rilevate poggianti su esili colonnine appoggiate al muro oppure su pilastrini sporgenti una diecina di centimetri dal vivo del paramento in pietra da taglio.

Esse dovettero precedere indubbiamente le forme costruttive e decorative delle chiese toscane sovramenzionate, in cui le gallerie sono discoste dal muro della chiesa con colonnine isolate, le quali colla struttura organica dell'edificio sono unicamente collegate mediante mensole poggianti sui capitelli ed incastrate nel muro, per cui sopra il basamento, in cui svolgonsi le ampie arcate classiche, si hanno due pareti distinte, una interna costituente il massiccio del muro, l'altra esterna decorativa, tutto un merletto finissimo, ma che non è organicamente collegata colla struttura della chiesa.

Questa si potrebbe togliere e la statica dell'edificio non ne risentirebbe detrimento alcuno. Queste sono le forme smaglianti, ricche e più evolute dell'architettura pisana; quelle invece svolgentisi nelle chiese di Sardegna del secondo gruppo, cui corrispondono in Lucca S. Giusto, S. Agostino, S. Maria del Giudice ed in Pisa S. Frediano, S. Pierino, appartengono ad un periodo più arcaico e sono costruzioni meno ornate, meno ricche, meno appariscenti, pur avendo nella semplicità delle lince, sobrie una squisitamente eleganti, tali pregi da costituire modelli nobilissimi d'architettura religiosa.

La Chiesa della S.S. Trinità di Saccargia è il primo monumento in Sardegna, nel quale l'architettura pisana appare nettamente definita.