Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/171

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pittorico d'indiscutibile valore, che io ho creduto bene di porre in rilievo nella fiducia che altri, con maggiore lena e forza della mia, lo illustri degnamente.

Altre traccie di pitture ebbi modo di rilevare nella parete a destra ed una figura di S. Gavino, il santo protettore del Logudoro, disegnata con mano sicura e capace, ci attesta della loro origine (secolo XIV) e del loro pregio.

Gli affreschi dell'abside trionfano in un ambiente più che semplice assolutamente spoglio di ogni manifestazione artistica. Originariamente colle pareti affrescate, colle transenne, col pulpito e cogli altri accessori di una chiesa ben fornita la sala basilicale avrà dovuto avere altro aspetto, ma oggi la monotonia delle lunghe e nude pareti della navata longitudinale e delle due cappelle laterali non è rotta se non dagli affreschi dell'abside e da una bella pila marmorea, in cui un drago, mirabilmente scolpito, s'attorciglia lungo il fusto cilindrico.

Uscendo all'aperto, non si può non restare ammirati per tanta bellezza di paesaggio e d'arte; questa si fonde mirabilmente con quello. La chiesa s'erge gaia e smagliante fra le rovine dell'antico monastero in un piano fertilissimo, che i monaci aveano reso irriguo con una rete di canali.

La bella ed alta torre campanaria s'innalza per oltre quaranta metri, raggiungendo coll'ardita cuspide l'altipiano che da Ploaghe si estende a Campomela e chiudendo colle alte pareti la vallata di Saccargia, nella quale dall'altra parte le alture di Codrongianus degradano verso il piano, suddividendosi in fresche e piccole valli, in collinette boschive ed in prominenze rocciose.

A tanta freschezza di paesaggio corrispondono le gaie ed eleganti linee della facciata e del campanile e tutte le parti sono così bene fra loro accordate e connesse, così cospiranti ad un effetto che l'occhio. non sa staccarsi da un insieme così armonico.

La parte superiore della facciata ricorda nelle linee architettoniche la Chiesa di S. Giusto a Lucca ed il frontone della Cattedrale di Volterra, pur presentando un'aspetto più gaio e più ricco.

Nel frontone si svolge una serie ascendente di false arcate poggianti su quattro colonnine e sui pilastri angolari. Le colonnine, due delle quali sono più piccole delle altre due centrali. hanno i fusti di trachite scura ed i capitelli e le basi di calcare bianco, finamente ornati