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a qualche illustre e vencrato presule della diocesi. Forse, molto tempo dopo il decesso, si volle onorarne la memoria con un monumento figurato ed a questo scopo si tolsero le spoglie dalla primitiva sepoltura per deporle, ridotte in un cumulo d'ossa, nel piccolo sarcofago scolpito.

Nella chiesa esiste ancora un rozzo sarcofago ricavato da un masso monolitico di calcare, che ha ad un lato grafita una croce vescovile. Non è improbabile che questo raccogliesse gli avanzi del vescovo effigiato nella Chiesa di S. Pietro.

Addossato ad un pilastro presso il presbiterio è un pulpito di vaga fattura. Esso è posteriore alla costruzione della chiesa, come può desumersi dai tagli eseguiti nel pilastro per collocarlo a sito e dalle linee decorative, inspirate a quel gotico sobrio e squisito che fiorì in Toscana nel XIV secolo, prima che trascendesse a quelle forme ricche si, ma triste e monotone, che si vollero chiamare smaglianti e che in fondo rappresentano una degenerazione del puro gotico primitivo. Il pulpito ha le forme sobrie e corrette di quest'architettura, che certo fu poetica e suggestiva in sommo grado e di cui è inarrivabile esempio la Chiesa Abbaziale di S. Galgano in territorio di Siena.

Il pergamo è di forma quadrangolare ed è sostenuto da arcate trilobati poggianti su fasci di colonnine dai capitelli goticamente intagliati. Le lastre del parapetto sono vagamente decorate a meandri ed intrecci goticamente disegnati ed inclusi in cerchi. Nella lastra del parapetto, posta di fronte alla navata principale, è scolpito il simbolico agnello sostenente la croce.

Agli angoli sono quattro colonnine con capitellini delicatamente scolpiti con arte gotica.

Il presbiterio è sollevato di tre gradini dal piano della chiesa e tuttora sono a posto le chiudende presbiteriali. Sopra la gradinata stanno ritte due transenne, in cui un delicato artefice esegui in leggiero rilievo vaghissime e minute ornamentazioni. È una finissima merlatura ricavata nel calcare schistoso, a cui originariamente dovean dare mirabili effetti policromi gl'intarsi di marmi e di porfidi preziosi. Ricorda le lastre della vasca battesimale del Battistero di Pisa.


Se l'interno è ammirevole per gli effetti prospettici, che l'architetto seppe trarre con pochi mezzi, e per la finitezza dell'esecuzione inspirata