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due finestre bifore, in cui la colonnina è sostituita da un semplice pilastrino in pietra da taglio senza capitello e senza base. Abbiamo la forma iniziale di quelle bifore, che posteriormente vennero rese più eleganti e più svelte dalle colonnine col pulvino, permettente agli archi un'imposta corrispondente allo spessore della muraglia. Questa forma arcaica con ferma l'origine preromanica di S. Giovanni di Sinis.

Alle forme costruttive di questa chiesa dovettero influire le catacombe di S. Salvatore, le quali ne distano circa quattro chilometri. Queste catacombe poste presso ad alcune rovine romane, malgrado non siano state ancora ne studiate, nè menzionate, sono interessantissime e costituiscono il più pregevole ed interessante monumento isolano dei primi tempi del cristianesimo.

La chiesetta soprasuolo è relativamente moderna e non presenta niente d'interessante. Ai sotterranei s'accede mediante una gradinata svolgentesi in uno stretto passaggio coperto da un voltino a botte. In quell'andito sono aperte due porte, una di fronte all'altra, per le quali si perviene a due camere rettangolari di m. 4,30 X 3,26 ciascuna, coperte ancor esse con volte a botte. Lo stretto passaggio fa capo ad un vano circolare, coperto da volta a bacino cd illuminato dall'alto, che costituisce il nucleo centrale delle catacombe, comunicando esso con altre due camere laterali terminate da absidi e con altra circolare, che è l'ultima