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Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/270

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pale al seminario de los Monaguillos; eressero il presbiterio, l'altare ed il coro di fronte alla facciata. collocando l'organo nella parete interna di questa sopra la porta principale. . . . .

Ricordando che l'Aleo viveva in Cagliari prima e dopo i restauri eseguiti nella cattedrale e che probabilmente, per esser egli tenuto in grande conto dall'Arcivescovo Vico, vi compartecipò coi suoi consigli, le indicazioni sovrariferite devono ritenersi scrupolosamente esatte. Da esse risulta che l'antica cattedrale pisana era a forma di croce latina con la navata principale divisa dalle due laterali per mezzo di otto colonne di marmo, quattro per parte, con due crociere ai bracci della croce e che le navate del tempio erano coperte non con volta, come sono attualmente, sibbene con tetto di cui i cavalletti e la grossa travatura erano allo scoperto. Abbiamo insomma la forma basilicale, quale di frequente usarono gli artefici pisani nelle chiese erette da loro in Toscana ed in Sardegna.

Quali fossero i lavori eseguiti da Monsignor Vico risulta da un brano susseguente della stessa opera, il quale completa la sovraccennata descrizione. Traduco alla lettera: nella detta chiesa e palazzo del Castello restò permanente la Cattedrale di Cagliari e la dimora dei suoi arcivescovi dall'anno 1312 fino al 1682. Si conservò il detto tempio nella medesima forma, grandezza, struttura e dimensione che i Pisani adottarono nella prima fondazione senz'aggiungere nè tagliere cosa alcuna. Infracidendosi per l'antichità e per il lungo uso l'ossatura del tetto, ch'era di legno, nell'anno 1669, essendo arcivescovo Monsignor Don Pedro de Vico, si pose mano alle riparazioni, fabbricandola quasi tutta a nuovo, ben che non si sia potuta allargare, non concedendo maggior spazio la località. Si tolsero le colonne ch'erano di un sol pezzo, sostituendovi pilastri sui quali si gettarono gli archi lavorati con arte moderna e che dividono la nave di mezzo dalle collaterali, nelle quali hanno costrutto tre cappelle per parte abbandonando quelle che sono nei bracci a crociera ad eccezione di due collocate lateralmente all'altare maggiore, alle quali si diedero tali disposizioni che in basso restarono due cappelle ed in alto si posero gli organi. La copertura si costrusse più in alto di quel che era e la si eseguì tutta con volta .....

Credo che non si possa essere più chiari nell'esporre le trasformazioni che la cattedrale di Cagliari subì nel seicento ai tempi del Vico. Se un dubbio può sorgere, esso a mio parere non si eleverà mai sulla