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sulle quali poggiava il convento di S. Caterina, ora demolito, erano molte cisterne d'origine punica e romana.

Se il Castello conservò poche tracce della dominazione romana devesi alla natura sua ripida e rocciosa, la quale fece si che per elevar i nuovi fabbricati si dovettero demolire gli antichi, il che non avvenne per il piano e per il declivio a mezza costa, in cui vi furono profondi rinterri che permisero la secolare conservazione delle vestigia di una potente dominazione. Gli archeologi sanno per esperienza che la maggior messe di materiali antichi si ritrae non dalla vette rocciose, ma dai piani e dai declivi a mezza costa, dove formansi le discariche provenienti dall'alto.