Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/390

Da Wikisource.

cità di Spagna, si possono osservare in molti edifici aragonesi dell'isola ed in special modo nella cosidetta Torre di Ghilarza, che è un avanzo di casa patrizia.

Domina il piano ubertoso che da Uras si distende a S. Gavino il castello di Monreale, Castrum Montis Regalis, eretto nella cima di un colle, posto in vicinanza all'abitato di Sardara. Non si sa quando e da chi fu eretto, ed il primo documento, in cui esso è menzionato, è del 1324.

Erano nel vasto giudicato d'Arborea i Castelli d'Arculentu, di Cabras, d'Cras, di Senis, di Barumeli, di Lasplassas, di Fordongianus, di Oladdu, di Macomer e di Medusa, tutti ruinanti e senz'accenni a forme decorative che li facciano ritenere usati per altri scopi se non per quelli puramente strategici.

Sede dei giudici d'Arborea era Oristano o Aristanis come si legge nei più antichi documenti.

Di essa scrive il Fara: Urbs Oristani, vel ut habent vetusta monumenta, Aristanis juxta flumen Thyrsi in solo campestri posita IV. M. P. a mari X. M. a capite S. Marci, et cincta moenibus et turribus a Mariano Iudice Arborensi, duas dumtaxat habet portas, unam Pontis dictam, quae ad Circumpersus anno 1291, ab ipso Mariano fuit condita; alteram, quae Portamaris nuncupatur, contra meridiem, et S. Justam, anno 1293, fuit ab eodem, ut ex illorum inscriptionibus constat, fabricata1.

Le origini della città di Oristano sono avvolte nel buio più intenso; il Fara scrisse che, abbandonata Tarros il giudice Orzocco de Zori nel

  1. Fara, De Chorographia Sardiniae, pag. 92.