Pagina:Storia della Lega Lombarda.djvu/49

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libro primo 43

uffiziali imperiali, ma della città; ed il patrimonio che amministravano o per la fabbrica o per la conservazione de’ pubblici edifizî, come delle mura, dei ponti, delle terme, era patrimonio della città. Per la qual cosa sotto la dominazione imperiale durarono gli elementi, di che si compone la Comunità o il Comune, cioè un patrimonio non incamerato, ma cittadino, ed un maestrato non cortegiano, ma pur cittadino. Il Comune di Roma fu esempio alle città italiane nella loro ordinazione domestica; e furono i Comuni Italiani sotto gl’Imperadori gentili e Cristiani. Gli Eruli invasero l’Italia; non ebbero tempo a fermarvi signoria, spostati da Teodorico. Costui mezzo barbaro, perchè educato nella Corte greca; e venuto in Italia con certo diritto, che credettero trasfondere in lui que’ di Bizanzio, non fece gran male ai Comuni; e stettero. Egli non volle distruggere i trovati Romani, ma conservarli in pace co’ suoi Ostrogoti. Il rispetto che dapprima portò ai Papi ed ai Vescovi, avvegnachè Ariano; quel piegare i suoi ai costumi Romani, la conservazione de’ loro monumenti d’Arte, e quel Cassiodoro e Boezio Romani, tanto addentro ne’ negozî del regno, sono argomento del detto. La vera barbarie, e la estinzione de’ Comuni fu recata da’ Longobardi. Eran pochi: perciò impotenti alla intera conquista dell’Italia, ed impotenti a tenervisi, lasciando la ordinazione comunale, pericolosa per essi. Tra perchè barbari più degli altri, e perchè impotenti, sopperirono al numero colla ferocia; provvidero all’avvenire, distruggendo nel nostro paese quanto era di vivo. Al che si prestavano gli stessi Romani, che non erano, come questi popoli germanici, mobili, erranti a mo’ di belve, in guisa che urtati abbandonassero le sedi native, e andassero ad occupare le altrui; essi furono vinti, ma stettero sotto la ferrea legge degl’invasori. Alboino che li conduceva non potette adunar gl’invasi sotto una immediata monarchia, perchè la conquista era lenta e feroce, e i conquistati sempre riluttanti, perchè sospinti a finale esterminio: perciò l’amministrazione del paese invaso dovette multiplicarsi se-