Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/224

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noi1, dic’egli in un altro luogo, accumuliamo beni sopra beni, e uniamo campi a campi, tanto col comprarli dai nostri vicini, quanto col rendercene padroni colla forza, benché diamo alle nostre tenute l’estensione d’intere Provincie, e non crediamo di possedere un sol effetto che quando possiamo intraprendere lunghi, e nojosi viaggi sul nostro proprio fondo, e terreno, tuttavolta noi non arriveremo giammai a quella soddisfazione, e contentezza, da cui ci siam dilungati =. Fin dove, soggiunge per ultimo, estenderete voi alla fine i vostri campi se non vi contentate di far arare intere Provincie dai vostri Bovi, e non vi saziano nemmeno i confini di grandi Popoli, e il corso di celebri Fiumi, che nascono, e scorrono fino al Mare ne’ vostri beni? Ciò vi sembra certamente troppo poco allorché non avete circondato più Mari colle vostre Terre, se i vostri Castaldi non dominano al di là de’ Mari Adriatico, Jonio, ed Egizio, e se quegli edifizj, in cui un giorno abitavano i maggiori Capitani, non appartengono adesso ai vostri più insignificanti Poderi. Estendetevi pure quanto volete, e chiamate podere ciò, che prima formava il Territorio di un’intera Popolazione; nulladimeno sarà sempre maggiore quello, che non vi appartiene =2. Per quanto grandi, dopo le riferite notizie, congetturar si

  1. Ep. 95.
  2. Senec. Ep. 89.