Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/299

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della Mauritania fu sorpreso da tale ambascia, e spavento che si tolse disperatamente la vita nella propria casa in età di anni 80. Herod. Lib. 7. Capit. in Gord.

Cap. VI.


(1) L’Olimpiodoro citato dal Sig. Meiners fu l’Olimpiodoro Tebano, il quale era gentile di Religione, e scrisse una Storia dall’anno di Cristo 407. fino al 425. comprendendo in essa tutti quei fatti, che accaddero fra il Consolato di Onorio, e l’Imperator Valentiniano. Di quest’Istoria più non esiste ora se non l’estratto fattone da Fozio nella sua Biblioteca, e riportato nel primo Tomo della Storia Bizantina. Ediz. Veneta pag. 153.

(2) La libra Romana antica corrisponde ad oncie dieci, e grossi quattro del moderno peso Francese, ossia a grani 6048. del medesimo peso. Questa libra era lo stesso che l’asse Romano, il quale si divideva in oncie dodici. Beverini, de ponderibus et mensuris Rom.

(3) I Romani chiamavano particolarmente col nome di provincia d’Africa tutta la parte di quella Regione, la quale estendesi da Cirene fino all’Oceano presso il porto di Salè ultima città del Romano Impero. Gibbon.

(4) I contrassegni dei quali facevasi uso in