Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/68

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comparivano i più illustri Romani, i quali a guisa di schiavi, di donne e di ragazzi por lasciavansi a morte senza alcun ostacolo, od uccidevansi invece da lor medesimi. Questa imbelle sofferenza e il trasporto al suicidio, che di giorno in giorno andava crescendo, furono al pari della crudeltà, che il tiranno ed i suoi ministri esercitavano, un tristo effetto della corruttela dei costumi, giacché l'esperienza di tutti i tempi c’insegna che i popoli deboli o resi tali si trovano tanto più facilmente sottoposti alle vessazioni e alla stessa morte, di quello che al pericolo di riceverla quanto più codardi o avviliti essi sono. Tiberio fece massacrare centinaja e migliaja dei più cospicui soggetti, senza che un sol Romano avesse il maschio e nobil coraggio di pensare a liberar la patria da un tiranno e vendicare il sangue innocentemente sparso de’ proprj amici e congiunti. Tacito sentiva bene quanto vili fossero e indegni i Romani, de’ quali sotto Tiberio e Nerone perir dovette in Roma senza difesa e vendicatori un numero di migliaia di gran lunga superiore a quello che involato ne avessero le più ostinate e sanguinose battaglie1. Gli Istorici anteriori a Tacito passato avevano sotto silenzio i pericoli e le pene di molti, temendo

  1. Nequo aliam defensionem ab iis quibus ista noscentur exegerim quam ne oderim tam segn iter pereuntes. Annal. XVI l6.