Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/96

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Era senza dubbio quasi impossibile di abusarsi del potere arbitrario più di quello che erasi praticato da Caligola, e di tollerarne con maggior pazienza de’ Romani qualunque eccesso; eppure sotto il medesimo Caligola non ottenne il Despotismo tutta la forma orientale, che in appresso si sviluppò sotto Claudio. Caligola restò ucciso dagli Ufiziali delle Guardie del corpo non già per ambizione, o amor di patria, ma per uno spirito di vendetta, e Claudio e seudo stato da un soldato comune tratto fuori dal di dietro di una tenda, ove se ne stava nascosto, venne condotto nel Campo delle Pretoriane Coorti1.

    tutto dai seguenti fatti. Allorchè gli fu portata la nuova della morte di Messalina, cui egli ad onta delle mostruose di lei stravaganze amava col maggiore trasporto, non dimandò già se ella fosse rimasta estinta di propria, o per altrui mano, ma chiese un bicchier di vino, e solennizzò il suo banchetto secondo il solito. Parimenti nei giorni successivi egli non diede mai il più piccolo contrassegno d’odio, o di gioia, nè di collera, o di tristezza, o di altre passioni d’animo, e nemmeno al vedere gli allegri nemici di Messalina, e i desolati suoi figli — . Poco dopo il supplizio di costei non rimirandola egli a tavola nel suo solito posto, dimandò persino qual fosse il motivo, per cui non veniva ancora la di lui sposa. Inoltre fece inclusive invitar al pranzo, o al giuoco molti di coloro, che il giorno avanti erano stati da lui condannati a morte nulla riflettendo alla sentenza che in quell’istesso giorno avea data. Tac. I. c. et Svet. c. 39.

  1. Svet. in Calig. c. 59. in Claudio c.10.