Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/113

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principale per cui Ottone insorse contro Galba; ed a questo proposito esprime Tacito l’altrettanto vero che celebre suo giudizio sopra tali indovini dicendo, che essi erano una classe di persone pericolose ai Sovrani, ed infedeli nelle loro promesse, e che a forza di maneggi, e d’intrighi pervennero sempre a mantenersi in Roma benchè ne fossero del continuo proscritti1. La gran parte che ebbero gli astrologhi nella rivolta di Ottone diede probabilmente motivo all’Imperator Vitellio di scacciarli tutti dall’Italia2. Siffatto gastigo però da lui inflitto sopra costoro uon valse a difenderlo dall’influenza della regnante superstizione, ch’egli estirpar voleva. Vespasiano prestava orecchio alle dicerie di tutti i profeti, e degli indovini, e tra queste specialmente alle decisioni degli astrologhi, e dei Maghi, talchè i più favorevoli augurj di tali ingannatori indur lo poterono a ribellarsi a Vitellio, siccome di già fatto avevano con Ottone

    maticos, pessimum principalis matrimonii istrumentum habuerunt e quibus Ptolemaeus etc.

  1. Ib. urgentibus etiam Mathematicis, dum novos motus et clarum Othoni annum observatione siderum affirmant genus hominum potentibus infidum, sperantibus fallax, quod in civitate nostra et vetabitur semper et retinebitur. — Nec deerat Ptolemaeus, jam et sceleris instinctor . . . .
  2. II. 62.