Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
21 |
Dopo tali modelli, ed esempi si rese tanto più degno di onore, e di lode Antonino il filosofo per aver Egli osservata una certa moderazione nelle solite liberalità verso il Popolo, e ristretta la profusione di cui facevasi uso per rispetto ai pubblici divertimenti, e in special modo circa ai Gladiatori1. Nulladimeno tanto questi che i Comici pervennero allora, col mezzo di Faustina, la quale gli amava sopra al proprio marito, ad essere più che mai potenti alla Romana Corte, a segno tale che Antonino medesimo volendo un giorno scoraggire uno di tai soggetti del pari corrotto che imbecille dal concorrere ad un’illustre carica gli fu da costui fatto il rimprovero; ch’egli vedeva insigniti della Pretura molti di coloro coi quali aveva una volta combattuto sull’Arena2. Vero, collega di Antonino il filosofo non era quasi circondato da altre persone che da quelle di detta infame canaglia da cui veniva contaminato l’Imperial talamo3. I Giuochi Circensi erano l’unico oggetto di cui Vero seriamente si occupasse, imperoc-