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solo per la loro salute, ma eziandio per il bene del loro paese, tanto favorevoli erano l’aspetto e la posizione dell’isola, ed anche perchè gli abitanti non erano selvaggi come quelli delle Canarie»1.
Il risultamento di questa prima spedizione si riduceva a ben poca cosa: tuttavia pare che esso non fosse giudicato di piccola importanza, giacché i due navigatori furono al ritorno (a. 1419) ricevuti dall’Infante con manifesti segni di soddisfazione, ed anzi furono incaricati di una nuova spedizione composta di tre caravelle, e destinata a prendere possesso della terra nuovamente scoperta.
Nel principio dell’anno 1420 le tre navicelle giunsero a Porto Santo. E quivi i navigatori ebbero occasione di notare, nella direzione di mezzogiorno, un fenomeno che risvegliò fortemente la loro attenzione per la sua grande regolarità. Alcun tempo prima del levar del Sole cioè, si innalzavano dal mare densi strati di vapore i quali, giunti ad altezza considerabile, rimanevano stazionari sino al cader del giorno. Tanta era l’ignoranza di quei tempi che sul principio i Portoghesi attribuirono quel giornaliero fenomeno alla vicinanza delle regioni infernali; ma a poco a poco si confermarono nella idea che si trattasse di un’altra isola più grande e più importante di Porto Santo, forse anche del principio di un continente, o altrimenti di una parte dell’Africa. Valendosi del primo vento favorevole, essi si diressero pertanto verso mezzodì, e, di mano in mano che procedevano innanzi, sempre più ebbero a convincersi che si trattava realmente di un’altra terra. Finalmente vi approdarono, e furono talmente colpiti dalla ricca e splendida vegetazione forestale, che dalle cime delle montagne si estendeva sino alle rive stesse del mare, che essi diedero alla nuova isola il nome Madeira che significa bosco. Secondo un’altra relazione, Zarco aveva dato all’isola il nome della sua nave (S. Lorenzo) e fu invece D. Enrico che le impose quello di Madeira sinonimia
- ↑ Barros, Dec. I, Lib. I, Cap. II.