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Pagina:Storia della letteratura italiana - Tomo I.djvu/34

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CAPO II.


Gramatici, Retori, e Filosofi Greci in Roma, e studio della Filosofia tra’ Romani.


I. Quanto tardi s’introducessero in Roma le scuole di Gramatica. II. Cratete da Mallo è il primo a tenerla. III. Introduzione della Greca Filosofia in Roma. IV. Con qual occasione ad essa si rivolgesse il giovane Scipione Africano. V. Elogio di questo celebre Generale. VI. I Filosofi e i Retori Greci son cacciati da Roma, e per qual ragione. VII. Altri Filosofi Greci mandati in ambasciata a Roma. VIII. A qual anno debbasi essa fissare. IX. Fervore ch’essi destano in Roma per lo Studio della Filosofia. X. Catone li fa congedare da Roma. XI. Non perché egli non fosse uomo assai colto. XII. Ma per l’odio, che portava per diverse ragioni alla Greca Filosofia. XIII. Vi restan nondimeno Polibio e Panezio, e vi fomentan lo studio. XIV. L’Astronomia comincia ad essere coltivata in Roma. XV. Amafanio scrive in Latino delle cose Fisiche.


CAPO III.


Eloquenza, Storia, Giurisprudenza.


I. Nomi e caratteri de’ più antichi Oratori Romani. II. Per qual ragione l’Eloquenza avesse in Roma molti seguaci. III. La Storia non fu a quei tempi molto felicemente illustrata. IV. Notizie di alcuni de’ più antichi Storici. V. Stato della Giurisprudenza Romana in quest’Epoca. VI. Le Arti Liberali poco allor conosciute in Roma.


LIBRO TERZO.


Letteratura de’ Romani dalla distruzion di Cartagine fino alla morte di Augusto.


CAPO I.

Poesia.


I. Lucilio primo Scrittor di Satire. II. Loro stile. III. Notizie di Lucrezio. IV. Pregi e difetti del suo Poema. V. Suo stile, e Poemi fatti a imitazion di esso. VI. Traduzione fattane