Pagina:Storia della letteratura italiana - Tomo I.djvu/381

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33. Di Antonio Musa fa menzione anche Orazio, e rammenta, che vietatigli i caldi bagni di Baja, costringevalo ad usare de’ freddi anche di mezzo verno34, col qual rimedio credeva Musa di prevenire o di cacciare qualunque sorta d’infermità; ma non sempre gli venne fatto; che usandone col giovane Marcello Nipote d’Augusto, ei ne morì35. Francesco Atterbury Vescovo di Rochester in un libro stampato in Londra dopo sua morte l’anno 1740 pretende, che Virgilio ancora abbia voluto parlare di Antonio Musa, e che abbial descritto sotto il nome di Japi36 Medico di Enea. Ma le pruove da lui addotte non son sembrate abbastanza probabili agli Autori della Biblioteca Britannica37; e io penso, che si possa dire a questo luogo lo stesso, che detto abbiamo altrove della menzione, che vuolsi da alcuni, che lo stesso Virgilio abbia fatta di Orazio38 .

IX. Questi