Pagina:Storia della letteratura italiana I.djvu/454

Da Wikisource.

― 444 ―

colore ulivigno, nel viso burbero e di fiera guardatura, con barba nera arruffata e lunga infino al petto, ghiribizzoso molto e fantastico, aveva dato opera all’alchimia, era ito dietro e andava tuttavia alla via degl’incanti; aveva sigilli, caratteri, filattiere, pentacoli, campane, bocche e fornelli di varie sorte da stillare erba, terra, metalli, pietre e legni; aveva ancora carta non nata, occhi di lupo cerviero, bava di cane arrabbiato, spina di pesce colombo, ossa di morti, capestri d’impiccati, pugnali e spade che avevano ammazzato uomini, la chiavicola e il coltello di Salomone, e erba e semi colti a varii tempi della luna e sotto varie costellazioni, e mille altre favole e chiacchiere da far paura agli sciocchi; attendeva all’Astrologia, alla Fisonomia, alla Chiromanzia e cento altre baiacce; credeva molto nelle streghe, ma soprattutto agli spiriti andava dietro, e con tutto ciò non aveva mai potuto vedere nè fare cosa che trapassasse l’ordine della natura, benchè mille scerpelloni e novellacce intorno a ciò raccontasse e di farle credere s’ingegnasse alle persone; e non avendo nè padre, nè madre, e assai benestante essendo gli conveniva stare il più del tempo solo in casa, non trovando per la paura nè serva, nè famiglio che volesse star seco, e di questo infra sè maravigliosamente godea, e praticando poco, andando a casa, con la barba avviluppata senza mai pettinarsi, sudicio sempre e sporco, era tenuto dalla plebe per un gran filosofo e negromante.» È un periodo interminabile, tirato giù felicemente, dove, come in un quadro, ti sta dinanzi tutta la persona, in una ricchezza di accessorii espressi con una proprietà di vocaboli, che si può trovar solo in un fiorentino. Struggersi d’amore è un sentimento serio che il Lasca traduce in comico, aggiungendovi le immagini del dialetto: «la farò in modo innamorar di voi, ch’ella non vegga altro Dio e si consumi e strugga dei fatti vostri, come il sale nell’acqua, e verrà dietro, più