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Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. I).djvu/122

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112 storia

siglio di ministri. Detta commissione era tutta prelatizia, e n’era segretario monsignor Giovanni Rusconi, uomo adattato ai tempi per cultura di spirito, cognizioni moderne, e idee più avvicinantesi alle correnti.1

Ricevette il Santo Padre due giorni dopo, la visita della regina d’Olanda e del principe Alessandro suo figlio.2

La società principe Conti e compagni, che il 14 luglio presentò al Santo Padre il suo progetto sulle strade ferrate, cambiata ditta, e assunto il nome di Società nazionale, emise il 3 novembre il suo programma col quale, rinunziando ai cinque baiocchi e mezzo al giorno, proponeva duecentocinquantamila azioni di scudi cento ciascuna, pagabili in rate trimestrali di scudi tre per otto anni. Quantunque essa non presentasse sufficienti garanzie di solidità, perchè vedevi figurarvi fra i promotori moltissimi nomi rispettabili per coltura d’ingegno, ma pochi ricchi capitalisti, pure pei tempi che correvano, aveva qualche apparenza di possibilità, come niuna ne avrebbe avuta in tempi regolari.3

Ma siamo giunti omai alla dimostrazione del 4 novembre, e con essa apriremo le pagine del capitolo seguente.





  1. Vedi il Diario di Roma del 10 settembre, n. 81.
  2. Vedi Diario di Roma del 13 ottobre.
  3. Vedi Documenti, vol. I, n. 54.