Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. I).djvu/147

Da Wikisource.

della rivoluzione di roma 137

desimo dì del 1746. Poi, tra le difficoltà, che ognun sa, del far stampare queste cose, e lo scrupolo di compromettere, parlandone pubblicamente, coloro ch’erano stati arrestati in tale occasione, indugiai la pubblicazione; ed approfittai dell’indugio per allargar l’argomento, per trattare d’alcune questioni particolari che mi paiono importanti nelle condizioni presenti della nostra patria. Nei due libretti della storia e delle speranze d’Italia, io esposi già i miei principi generali; qui m’abbandonai alla prima occasione di scendere alle applicazioni più determinate.

» Ma intanto ricevetti nuove informazioni, ed io dubito quindi più che mai che i moti di cui vengo discorrendo, non Steno stati fatti dalle società segrete propriamente dette; che sieno anzi stati promossi da uomini alieni da esse, alieni, se non da tutti, certo da ogni moto rivoltoso, da uomini partigiani, ammiratori di Pio IX. —

» E quindi io dubitai se non dovessi forse abbandonare la presente pubblicazione. Perchè rivolgermi a disturbare uomini amici, moderati e ben intenzionati? Ma il mio dubbio fu vinto da queste considerazioni: che se le intenzioni sono tutto dinanzi a Dio, se son molto pure da uomo ad uomo privato, esse non son nulla, assolutamente nulla in politica, nelle cose pubbliche, dove un fatto qualunque fa lo stesso bene o male, con qualunque intenzione ei sia stato fatto; — che dunque ciò ch’io dissi qui, senza accusare ninna intenzione, dei moti in piazza, può e debbe stare con qualsiasi intenzione eglino sieno stati fatti; — e che ciò io diceva delle società segrete può e deve stare, o per le semi-segrete, che segretamente in somma apparecchiarono questi moti, o per le intieramente e propriamente segrete, che in un luogo in un altro, molte o poche, forti o deboli, pur rimangono insomma anche oggidì. — Del resto in queste, come in ogni cosa segreta, se avrò errato, non so guari vergognarmene, e m’affido d’avere ad esserne scusato