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Pontifices, diretta ai vescovi per eccitare la carità a favore dei poveri Irlandesi travagliati dalla fame e dalle infermità.

Fece grata sensazione in quei giorni la visita che ricevette il Santo Padre del povero contadino Domenico Guidi da Mondolfo, antico famigliare della casa Mastai, il quale salvò la vita al pontefice Pio IX mentre era fanciullo, come meglio si racconta nel Contemporaneo.1

Oltre alle dimostrazioni in favore del Santo Padre ed ai banchetti privati e pubblici, che divennero in quel tempo di moda, incominciaronsi pure le pompe funebri, molte delle quali s’incontreranno proseguendo a leggere questi scritti.

La prima occorse il giorno 30 marzo per la morte di Vincenzo Ricci proprietario del caffè nuovo, il quale essendo stato un bel giovane, assai popolare, padre di numerosa famiglia, ed uno dei favoreggiatori delle sottoscrizioni per gli amnistiati, fu molto compianto, di che si ebbe prova nello stuolo numeroso di giovani amici del defunto, che ne accompagnarono le spoglie mortali al tempio.2

Il giorno di Pasqua 4 aprile 1847 il Santo Padre dopo celebrate tutte le funzioni, si restituì alle 5 dal Vaticano al Quirinale, ove il popolo accorsovi ottenne la solita benedizione papale data dalla loggia.3

Il 7 aprile venne aperta la società artistica italiana nel palazzo Galitzin,4 come già il 21 del mese antecedente aveva avuto luogo l’apertura del nuovo casino dei commercianti. Fu presieduta la riunione da Leopoldo Fabbri.5

Nello stesso mese di aprile, secondo il Ranalli, ebbe luogo altresì l’apertura del celebre circolo romano, i cui statuti erano stati approvati fin dal marzo.6


  1. Vedi il Comtemporaneo del 3 aprile 1847.
  2. Vedi la Pallade di Gerardi, del 31 marzo, e l’Artigianello del 10 aprile 1847.
  3. Vedi il Diario di Roma del 6 detto.
  4. Vedi l’Italico anno I, n. 8 e 9.
  5. Vedi la Rivista di Tosi, anno XVI, n. 12, prima pagina.
  6. Vedi Ranalli, vol. I, pag. 93.