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i clamori della piazza e dei circoli, che fin dal 10 gennaio e dall18 febbraio si fecero sentire.1

Rileggendo i capitoli primo e terzo di questo volume, ove se ne parla, si vedrà chiaramente quali uomini, e quali cose si richiedessero.

Questo ministero, che chiamossi il ministero Recchi, fu formato il 10 marzo, e componevasi come appresso:

Cardinale Giacomo Antonelli segretario di stato, ministro degli affari esterni, e presidente del Consiglio dei ministri.

Conte Gaetano Recchi di Ferrara, ministro dell1 interno.

Avvocato Francesco Sturbinetti romano, ministro di grazia e giustizia.

Monsignor Carlo Luigi Morichini romano, arcivescovo di Nisibi, ministro delle finanze.

Marco Minghetti di Bologna, ministro dei lavori pubblici.

Principe Camillo Aldobrandini romano, ministro delle armi.

Avvocato Giuseppe Galletti di Bologna, ministro di polizia.

Cardinale Giuseppe Mezzofante di Bologna, ministro dell’istruzione pubblica.

Conte Giuseppe Pasolini di Ravenna, ministro del commercio.

Monsignor Gaetano Bedini di Sinigallia, sostituto di segreteria di stato, in luogo di monsignor Santucci.2

Professore Nicola Cavalieri S. Bertolo di Comacchio, sostituto al ministero dei lavori pubblici.

Professore Carlo Luigi Farini di Russi, sostituto al ministero dell’interno.3


Prescindendo dal colore politico di certuni, che per lo stato pontificio non potevano non presentare delle tinte anormali, non vorrà negarsi che detto ministero accogliesse un complesso di molti spettabili elementi: imperocchè niuno potrà contestare al cardinale Antonelli le qualità che si addicono ad un primo ministro di stato, checchè la

  1. Vedansi le date rispettive nei capitoli primo e terso di questo volume.
  2. Vedi la Gazzetta di Roma, del 10 marzo 1848.
  3. Vedi Farini vol. I, pag. 345. — Vedi la Gazzetta di Roma, del 3 aprile.