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della rivoluzione di roma | 175 |
Stranezza e inconseguenza dei tempi che correvano! I Gesuiti educavan la gioventù, ne ingentilivan lo spirito, e ne arrìcchivan di utili cognizioni la mente; e pure a tanto giungeva l’animosità invereconda e maligna che perfino quegli strumenti che a raggiungere sì utile scopo eransi procurati, si apponevan loro a delitto!
Allora ossia il 30 novembre 1847, le cinque potenze, Francia, Inghilterra, Austria, Prussia e Russia, come parti contraenti del trattato di Vienna dell’anno 1815, inviarono alla dieta per mezzo dell’ambasciatore francese una nota collettiva, colla quale offerivano la loro mediazione nello scopo soltanto di evitare un conflitto.
A questa nota, che giunse troppo tardi, perchè il sacrificio del Sonderbund era già consumato, dava la sua adesione lo stesso lord Palmerston.
Rispose la dieta con altra nota il giorno 7 dicembre; e finalmente il 18 gennaio 1848 una nota collettiva dei ministri di Austria, di Russia e di Prussia fu indirizzata da Neuchatel per mezzo del rappresentante della Francia signor Bois le Comte, alla dieta di Berna.1 La Inghilterra sola o non vi prese parte o non fu chiamata a parteciparvi.
In questa nota si deplorava la guerra civile fra dodici e due mezzi cantoni sovrani, e sette cantoni egualmente sovrani, si diceva che una tal guerra aveva attaccato la libertà cantonale, ossia la base fondamentale della confederazione elvetica, e si dichiarava apertamente doversi rimettere le cose in pristinum onde la sovranità e la indipendenza dei cantoni, a termini del patto federale, fossero sinceramente ed effettivamente rispettate in Isvizzera, come quelle della Svizzera stessa in Europa.
Durante queste trattative, alle quali la Inghilterra non prese parte veruna, accadde il 24 febbraio 1848 la rivoluzione di Parigi che cacciò Luigi Filippo e con esso la
- ↑ Vedi Crétineau-Joly op. cit. vol. II, pag. 468, 475, 481. — Vedi il Journal des Débats del 24 gennaio 1848 che la riporta per intiero.