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dichiarò decaduto il papato dal governo degli stati romani, lo dichiarò decaduto nel 1849, e sta preparando lo stesso nell’anno 1859, epoca nella quale scriviamo le presenti pagine.

Questi fatti contraddittori ma incontestabili, possono non eccitar sospetti sulla sincerità delle ostentate tenerezze verso la integrità del pontificio dominio?

S’invocava la scomunica come un’arma potente contro gli Austriaci; ma quando il Santo Padre in vece la scagliò contro chi l’invocava, se ne fecer le beffe e dissero che cosiffatta moneta era fuori di corso.

Questi ravvicinamenti di fatti e di date sono l’obbligo dello storico che scrive non solo per narrare, ma per illuminare gl’ingannati da inesatte informazioni; e sicuramente non è stato con piacere che abbiam dovuto adempierlo. Saremmo stati ben più soddisfatti se in luogo di rilevare leggerezze, contradizioni ed inganni, fossimo stati messi a portata, pretessendo le nostre storie, di narrare ed encomiare azioni nobili, generose ed onorevoli, che fosser degne del nome italiano.

E con ciò poniam fine al capitolo XIV.