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suscitare quei danni sui quali sperano da ciechi di ri’ scattare il potere che perdono ad ogni istante per difetto di mente e di cuore. Non è la prima volta che dal popolo adunato uscì la voce del diritto e della giustizia, e Pio IX rispettò quella voce, e la benedisse; nè oggi verrà meno la bontà dell’indole sua, oggi che si vuole divelta completamente la mala radice de’ privilegi, degli arbitri, della stoltezza, e degli uomini incorreggibili. — Questa voce è una sola, ancora disarmata ma potente; ancora calma ma sterminata — Abbasso i ministri sacerdoti. — Il pontefice l’ascolterà.

» Se per caso egli titubasse sulla scelta degli uomini che noi stimiamo, e che ponno soli arrestare la rovina dei governo, ecco in questo foglio la raccolta di alcuni nomi dei più virtuosi, dei più liberali, dei più sinceramente attaccati alla causa dell’Italia, che è quella della indipendenza e della libertà. — Senno, virtù, disinteresse li distinguono; l’aura popolare gl’incorona. — Egli scelga, e il popolo sarà soddisfatto.


Ministro degli affari stranieri e Presidente del Consiglio.


principe Corsini, o figlio
Don Neri Corsini.
Ministro dell’Interno.
conte Pietro Ferretti o
Marco Minghetti.

Finanze.
principe Simonetti o
Zannolini di Bologna.

Istruzione.
Carlo Pepoli o
Terenzio Mamiani.

Commercio e Agricoltura.
deputato
principe
Recchi o
Doria.