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| 480 | storia |
scito. Ma scoperto che fu il suo secreto divisamento, s’incominciò a cospirare contro di lui, e come meglio diremo in appresso, fu prima la rivoluzione a spegnere il Rossi, di quello che il Rossi a spegnere la rivoluzione.
Rivolte furon le prime cure del solerte ministro ad introdurre nello stato quei miglioramenti reali e materiali voluti dai tempi, e quindi con ordinanza ministeriale disponeva lo stabilimento di due linee telegrafiche;[1] e sollecito del pari di rimunerare chi onorevolmente erasi condotto nella carriera delle armi, e di sollevare le famiglie di coloro che eran morti nelle battaglie, emise una circolare ministeriale ove davansiie disposizioni in proposito.[2]
Il 30 settembre creò una commissione per compilare i regolamenti per la educazione scientifica e militare dell’armata pontificia. Erano membri della medesima:
| Il professore | Nicola Cavalieri San Bertolo | |
| » | don | Barnaba Tortolini |
| » | » | Domenico Chelini |
| » | » | Ignazio Calandrelli |
| Il principe di Roviano | ||
| Il colonnello commendatore Carlo Steuart. | ||
| Il tenente colonnello Alessandro Cialdi | ||
| Il maggiore Carlo Rodolfo de Lentulus | ||
| Il capitano professore Paolo Volpicelli. [3] | ||
Provvedeva con atto sottoscritto dal Consiglio dei ministri del 7 ottobre all’assicurazione, per mezzo degli uffici postali, tanto dei boni del tesoro, quanto dei biglietti di banca.[4]
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