Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. II).djvu/552

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il giorno 8 di agosto e discacciamento dei medesimi. — Condizioni dell'armistizio Salasco fra il Piemonte e l'Austria. — Mali umori che eccitò. — La guerra dei popoli decretata in luogo della guerra regia. — Affratellamento di tutti i circoli italiani iniziato dal circolo romano. — Sviluppo delle idee repubblicane. -— Altre cose accadute nel mese di agosto. — Disposizioni di resistenza agli Austriaci. — I legionari romani ricevuti dal Santo Padre e suo discorso. — La deputazione inviata al general Welden viene a parlamento con lui e ottiene il ritiro delle truppe austriache. — Onori funebri in Roma al colonnello Del Grande. — Commissariato pontificio in Bologna. — Decreto di proroga delle Camere legislative. — Festa di san Giuseppe Caiasanzio in san Pantaleo il 27 di agosto. — Discorso del pontefioe in quella occasione. — Riflessioni sul medesimo Pag 437

Capitolo XVII. - [Anno 1848.]

Stato dell’opinione in Roma nella prima quindicina di settembre. — Stato ineomposto delle cose in Italia. — Perturbamenti di Livorno. — Messina presa dai regi. — Giornaletti in Roma. — Comparsa dei Don Pirlone. — Pellegrino Rossi forma il nuovo ministero. — Cenni biografici sul medesimo, sue opinioni e suoi principi politici. — Sua predilezione per la lega dei principi in Italia. — Progetto sulla medesima compilato dall’abate Rosmini e rigettato dal Piemonte. — Rottura dei negoziati col Piemonte per la lega in seguito della rinuncia del Rosmini. — Rivelazione di Pier Silvestro Leopardi, amico del Rossi e partigiano ancor esso della lega, che trovavasi in Roma in quel tempo. — Consideramenti sul Rossi
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Capitolo XVIII. - [Anno 1848.]

Come fu accolta dalla opinione pubblica la elezione, del Rossi — Atti del suo ministero per migliorar le cose dello stato, dalla metà di settembre alla metà di novembre 1848. — Anarchia in Livorno. — Il generale Zucchi creato ministro delle armi in Roma. — Cenni biografici sul medesimo. — I rivoluzionari si manifestano chiaramente ostili tanto al Rossi, quanto al Zucchi, e li vituperano entrambi in tutti i mòdi possibili. — Arrivo del Zucchi in Roma. — Cose che vi operò e sua partenza per Bologna. — Ritorno dello Sterbini e del Canino dal congresso federativo di Torino. — Altre cose occorse sino alla metà di novembre. — Apertura dei