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il carattere e le attribuzioni di assemblea costituente italiana. 1

La sola differenza che troviamo fra Salomone ed il governo romano è che il primo voleva disgiungere e questo congiungere.

Circa poi al temperamento adottatosi sembra che parlare sul serio della Costituente italiana al punto in cui eran le cose, sentisse quasi del ridicolo: perchè colla Lombardia sotto gli artigli grifagni dell’Austria, e Napoli sotto le unghie del Borbone, il mandato di chi rappresentar doveva quegli stati si rassomigliava troppo a dei vescovati in partibus.

Prima però che noi riportiamo la notificazione del presidente della commissione per le pubbliche elezioni, e tutte le disposizioni che adottaronsi per tale oggetto, ci è forza parlare di un atto il quale, sebbene per la natura dei tempi non ebbe pubblicità, fu però elaborato e fetto stampare dalla commissione governativa creata dal Santo Padre in Gaeta il 27 novembre dell’anno antecedente.

Questo atto è importantissimo prima di tutto per il suo oggetto, in secondo luogo perchè mostra che la detta commissione in numero di tre individui erasi costituita. Storicamente dunque un atto irrefragabile ce ne rivela l’esistenza come corpo governativo, al quale se vuolsi, mancò la cosa più essenziale, che fu quella di far conoscere che esisteva, e quel che più monta, di farsi obbedire.

Detto atto, di formato in foglio, datato da Castel Gandolfo, e sottoscritto dai seguenti:

Cardinale Castracane
Monsignor Roberti e
Principe Barberini,

aveva per oggetto di protestare contro la Costituente. Il documento è unico, e quindi lo riportiamo per intiero.


  1. Vedi Gazzetta di Roma del 16, n. 69.