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fatto per dimostrare quest’alleanza mostruosa fra i tre nemici del nome italiano; mancava un ultimo fatto per condurre i figli d’una madre comune a legarsi fra loro col giuramento solenne di non deporre le armi, se prima non è distrutta la iniqua razza dei nostri implacabili nemici.

» L’Austriaco ha gettato il guanto della disfida a tutta l’Italia, e lo ha gettato con quell’insulto che se non è lavato col sangue ci renderebbe oggetto di riso all’Europa intiera. «Voi non avete diritto alcuno di governarvi come più vi aggrada, disse Radetzky, vi dichiaraste repubblicani, io non lo voglio, chinatevi al mio volere, o io porterò fra voi la guerra e la strage».

» Non è nuova per noi tanta insolenza, ma ben sarà nuova per lui la nostra risposta:

» Accettiamo allegri la tua disfida, o Vandalo, avrai guerra di morte e di esterminio; su, figli d’Italia; Iddio volle accelerare il giorno della nostra redenzione, su all’armi.......»1

Dopo di che venne votata per acclamazione ed alla unanimità la legge seguente:

» Tutti i beni ecclesiastici dello stato romano sono dichiarati proprietà della Repubblica.

»La Repubblica romana doterà convenientemente i ministri del culto.

» L’applicazione di questa massima sarà attuata con apposita legge.2

Quindi il ministro degli esteri Rusconi lesse un proclama ai popoli italiani sull’ingresso degli Austriaci in Ferrara, il quale venne accolto con applausi.3


  1. Vedi gli atti dell'Assemblea costituente ec., pag. 83. — Vedi Monitore del 22, pag. 96.
  2. Vedi gli atti dell'Assemblea costituente ec., pag. 83. — Vedi Monitore del 22, pag. 93.
  3. Vedi la Pallade, n. 477. - Vedi Monitore del 22. Vedi Documenti, vol. VIII, n. 80.