Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/296

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colpa dei malfattori. Cittadino generale! io a voi ricorro perchè da voi dipendo.

» Il privato giudizio del tribunale, sebbene mi pone in piena libertà come riconosciuto innocente, non è adatto alla causa clamorosissima cui per schifosa malignità altrui, sono andato soggetto. Ho sofferto 21 mesi di prigionia, 7 dei quali in separata e tetra segreta, ma sempre tranquillo, e posso pur dire giulivo, alla idea che il popolo sarebbe stato un giorno spettatore oculare del dibattimento ed avrebbe imparato com’egli fosse stato ingannato.»

Si omette il resto per brevità.

Concludeva così:

«Sicuro che sarete per farmi giustizia vi rassegno gli atti della mia riconoscenza nel contestarvi pienissima stima e subordinazione.

» Frascati, 13 marzo 1849.


» Il subordinato capitano
» Paolo Galanti.


» Al cittadino general Galletti

» Comandante il corpo dei carabinieri

» Roma1


Questa protesta pubblicata sotto il governo repubblicano, e contenente l’accusa la più esplicita delle iniquità che costituirono la finta congiura del luglio 1847, ci sembra un tale atto da non andare pretermesso, ed è perciò che abbiam creduto di riportarlo quasi per intero.

Pubblicossi il giorno 15 di marzo un ordine del comitato esecutivo, nel quale si stabiliva con chi dovessero corrispondere i ministri per i bisogni delle loro amministrazioni. 2


  1. Vedi il Costituzionale del 21 marzo, n. 35. — Vedi Documenti, vol. VIII, n. 90.
  2. Vedi Monitore del 16.