Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/300

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296 storia

Se un uomo ch’era grande, non già perchè cardinale di santa Chiesa, ma perchè dotato di un intelletto così straordinariamente organizzato, che niuno al mondo vi fu, nè forse vi sarà più mai, che al medesimo possa parificarsi; se tale uomo, diciamo, non ricevette onore; e distinzione veruna, neppure di quel genere che alle stesse nullità facilmente tributansi; se il trasporto, le preci che a questo uomo insigne accordaronsi, ebber luogo a mezza voce e clandestinamente, quasi che fosse uno scandalo e una vergogna quello che era un segnalatissimo onore; se cose simili vedevansi in Roma alla metà del marzo del 1849, il fatto è troppo eloquente per attestare a qual misera condizione, a quale abbietto scadimento morale Roma fosse piombata in quei tempo infelice!

Il restante del mese di marzo nel capitolo seguente.