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della rivoluzione di roma 379
Il cittadino Caramelli già preside di Viterbo, a preside di Spoleto.

Il cittadino Ricci già preside di Orvieto, a preside di Viterbo.

Il cittadino dottor Manlio De Angelis a preside di Orvieto.1


Il giorno 18 il generale Avezzana era nominato ministro di guerra e marina;2 si ha del detto generale una biografia.3

Il maggior Carlo Pisacane veniva nominato sostituto al ministro di guerra e marina.4

Ed il cittadino Felice Foresti fu creato agente della repubblica romana a Nuova-York.5

La repubblica intanto sentendosi minacciata da una prossima invasione, decretava lo stesso giorno 16 che il suo esercito fosse portato dai 45 ai 50 mila uomini.6 Le armate però non s’improvvisano sì facilmente, ed i decreti non bastano per farle scaturire. Difatti anche nell’epoca della maggiore affluenza di volontari da tutte le parti, mai Roma non potè accozzare oltre un 23 o 25 mila uomini, come meglio a suo luogo e tempo dimostreremo.

Al difetto però dei combattenti suppliva l’abbondanza di armi, perchè 4,000 fucili arrivavano dalla Francia in Civitavecchia il giorno 18, ed altri 5,000 fino dal 12 o 13 vi eran giunti.7 Erano stati acquistati in Francia dal capitano Moroni colà spedito dal ministro Campello. Ciò si accorda con quanto scriveva il Beltrami, inviato della repubblica romana, il quale, come dal Monitore del 17,8 prometteva 10 o 11 mila fucili pel giorno 21. Ciò è in com-

  1. Vedi il Monitore del 16, pag. 335.
  2. Vedi detto del 18, pag. 345.
  3. Vedila fra i Documenti, vol. IX, n. 19 B.
  4. Vedi il Monitore, pag. 345.
  5. Vedi detto, pag. 345.
  6. Vedi detto, del 17, pag. 339.
  7. Vedi la Pallade, n. 520 e 524.
  8. Vedi il Monitore del 17, pag. 340.