Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/479

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mistico-profetici del gran sacerdote Mazzini, e vediamo quante altre disposizioni governative ci resta ancora ad enumerare. E saran tante e così svariate, che ci sembrerà, secondo la mente di quei reggitori politici che il cielo c’impose sul collo, non esser già nati gli uomini per occuparsi de’ propri affari, per gustare le dolcezze domestiche, ed infine per viver la vita, ma si bene per leggere da mane a sera tutto ciò che dal triumvirato, dall’assemblea, dai ministri, dal Cernuschi, dal municipio, dai circoli, e da tutti i cervelli immaginosi del giorno, venivasi elaborando.

È dunque a sapere che il giorno 1 di maggio invitavansi i Romani a dare in nota que’ militi feriti che fosser ricoverati nelle loro case per essere curati.1 E il preside Livio Mariani invitava i proprietari della Comarca ad accorrere in Roma per difenderla.2 Ponevansi a disposizione del popolo i due conventi di santa Maria in Campo Marzo, e di santa Marta.3 Diramavasi poi il 2 una circolare del ministro dell’interno Saffi ai vari presidi dello stato per raccontare il fatto del 30 aprile.4 Abolivasi il 3 l’esercizio della Mano regia.5 Abolivasi la percezione di qualunque diritto per il conseguimento dei gradi accademici.6 E decretava il triumvirato il giorno 5 che le proprietà nazionali venisser poste sotto la salvaguardia del popolo romano.7 Prendevansi inoltre talune disposizioni per le farmacie.8 E decretavasi pure dal triumvirato la emissione di boni da 16 e da 32 baiocchi.9


  1. Vedi il Monitore, pag. 403.
  2. Vedi detto, pag. 405 e 406.
  3. Vedi detto, pag, 406.
  4. Vedi detto, pag. 405.
  5. Vedi detto, pag. 409.
  6. Vedi detto, pag. 409.
  7. Vedi detto, pag. 420.
  8. Vedi detto, pag. 420.
  9. Vedi detto, pag. 420.