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» All’una pomeridiana era questa la posizione del Corpo napolitano.

» La forte posizione de’ Cappuccini considerata come la chiave di tutte le operazioni della difesa era occupata dalla brigata Lanza con quattro pezzi di artiglieria, tenendo distaccamenti sul lato che guarda la strada di Genzano al nord di Velletri, ove erano altri obici di montagna.

» Gli angoli della cinta della città eran guarniti di artiglierie di vario calibro.

» Sulla dritta innanzi la Porta di Napoli era in posizione la brigata Winspeare.

» Finalmente presso la strada che conduce a Cisterna a due miglia da Velletri, erano la riserva di cavalleria, la grossa artiglieria, ed il battaglione svizzero.

» Era così stabilito il Corpo napolitano e durava da alcune ore il combattimento vicino a Porta Romana e di contro alla collina dei Cappuccini, quando l’attitudine del Corpo del generale Roselli cangiava affatto.

» L’antiguardo comandato dal colonnello Marocchetti, col quale marciava lo stesso Garibaldi, aveva nel mattino preso posizione a circa un miglio da Velletri allontanandosi dal corpo di battaglia, il quale eseguiva il suo movimento senza piano e senza la guida del proprio generale. La piccola colonna napolitana che si spinse per riconoscerlo militarmente, avea rovesciata la cavalleria sulla strada consolare, obbligandola a voltar briglia rapidamente e mettersi in fuga, trascinando lo stesso Garibaldi, locchè gli produsse allarme e scoramento.

» L’ingrossarsi delle colonne repubblicane che si osservavano marciare avanti ed attaccare con vigore, ad un tratto si arrestò, ed invece si vedevano irresolute ed ondeggianti lungo lo stradale al di là della casina Inviolata verso Valmontone; ed anziché avvicinarsi per combattere i Napolitani, e mozzare loro la linea di ritirata, si allontanavano dalla sfera di azione, mantenendosi in una direzione opposta alla strada di Cisterna,