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608 | storia |
n° 134 del Monitore dice che nel di 15 i Romani ebbero 40 feriti e 10 morti, fra’ quali il capitano Fiume, il tenente Oliva napolitano, ed il capitano dello stato maggiore generale Podulak polacco, di cui loda la intrepidezza di animo. Egli nota pure il valore di un altro ufficiale polacco per nome Taczanowski, ferito mortalmente.1 È da osservarsi che fra i detti ufficiali uccisi o feriti non vi fu alcun romano.
Dal 15 al 16 proseguironsi i lavori di trincea per parte dei Francesi, e i difensori di Roma abbandonarono i bastioni 6 e 7, il saliente del primo dei quali essendo completamente ruinato. I Francesi inoltre andavano ad essere presto in grado di battere dal casino dei Quattro Venti la porta san Pancrazio, il Vascello, ed il casino Savorelli.
I Romani smascherarono il 16 un obice sul fianco diritto del bastione 5, ma fu subito ridotto al silenzio. Il bastione 7 era quasi ruinato del tutto.2
Altro piccolo scontro accadde in quel giorno. I Romani ebber 17 feriti.3
Dal 16 al 17 nella 3. parallela s’incominciarono le batterie di breccia nº 7 e n° 8, quella destinata a battere la cortina, questa la faccia diritta del bastione 6. La batteria nº 4 tirò su i Romani al bastione 6 per impedir loro di riparare la breccia.4
Dal giorno 17 giugno (domenica) l’assemblea giudicò opportuno di trasferirsi al Campidoglio, in luogo del palazzo della Cancelleria. Il Monitore del 19 ne parlò in questi termini:
«L’Assemblea Costituente Romana tiene da tre giorni le sue sedute nella gran sala del Campidoglio. L’antica