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Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/631

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della rivoluzione di roma 627

se le case dove abitano pericolassero. Non diamo retta agli allarmisti. Imponiamo loro silenzio coll’esempio, e col patriottismo.

. . . . . . . . . . . . . . . . . .


» Viva la Repubblica, viva la nostra Italia!» La sera del 5 giugno 1849.
» I Rappresentanti del Popolo


Intanto con un decreto del 5 ordinavasi la consegna delle carabine a palle forzate.2 Invitavansi inoltre il giorno seguente dal triumvirato i buoni cittadini ad offerirsi lavoratori volontari alle barricate,3 e gl’impiegati nei pubblici dicasteri a voler consegnare i loro fucili.4

Ricorreva il giorno 7 la festa solenne detta del Corpus Domini. È a tutti nota la processione imponentissima che nella mattina soleva aver luogo nella piazza di san Pietro, coll’intervento del papa, dei cardinali, della corte pontificia e di tutti gli ordini religiosi. Ridicolo quindi sarebbe stato il parlare di questa processione partiti il papa, i cardinali e la corte, avviliti o proscritti o vicini alla proscrizione gli ordini religiosi. Doppiamento ridicolo, e direm pure insultante, perchè da vari mesi l’occhio erasi disvezzato dal vedere preti e frati, ed erasi invece accostumato a veder soldati d’ogni specie, con assise militari differentissime.5 La processione essendo una pompa religiosa deve farsi all’aperto e sotto gli occhi di tutti; quindi una processione privata, riservata, clandestina, nella città ch’è sede del cattolicismo, ci sembrava cosa inammissibile. Eppure piacque al ministro

  1. Vedi il Monitore del 6 giugno, pag. 549 550.
  2. Vedi detto, pog. 549.
  3. Vedi detto, pag. 553.
  4. Vedi detto, pag, 353.
  5. Vedi tutti i figurini nel volume Stampe e litografie dal D. 80 al n. 99.