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632 storia

» Soldati! io godo di essere tornato fra voi per dividere i vostri pericoli — per meritarmi il vostro amore.

» Continuate, e vinceremo!.

» Il ministro di Guerra e Marina
» Giuseppe Avezzana1



Fra tutti gli atti emanati sotto il governo repubblicano questo ci sembra il più originale ed eccentrico. Avevamo esitato a crederlo una genuina emanazione del repubblicano ministro della guerra; ma poiché divenimmo possessori detratto originale colla firma del ministro stesso e col sigillo del ministero, venne dileguata qualunque nostra dubbiezza.

Non diresti, o lettor mio, a prima giunta, essere opera di uno studente di teologia, o di un missionario fervente di fede e carità cattolica? Eppure tanto coloro che lodavansi, quanto chi intesseva le lodi, non eran quegli stessi che alla religione cattolica, a’ suoi ministri, e al capo venerato di quel culto santissimo facevano acerba guerra? E non è questo un giocarsi sfacciatamente della umanità ingannata e tradita? E non pubblicavasi l’atto sovraccitato in quella città stessa ch’è sede del culto cattolico, d’onde per opera appunto di chi innalzava codesti osanna, e papa, e cardinali, e prelati, e corte, e ottimati eran fuggiti, ed ove il clero rimasto aveva dovuto, per salvarsi, sostituire alle vestimenta degli ecclesiastici l’abito de’ secolari?

Proseguendo a tessere la storia degli atti governativi fino al giorno 22 di giugno, dobbiamo rammentare ancora le seguenti disposizioni.

Fin dal 14 con un indirizzo del triumvirato chiedevansi ai militi della guardia nazionale i fucili a percussione per averne altrettanti a pietra.2


  1. Vedi il Monitore del 9, pag. 561.
  2. Vedi detto, pag. 585.