Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/655

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della rivoluzione di roma 651

al triumvirato, al presidente dell’Assemblea costituente, ai comandanti della guardia civica e dell’armata, agli abitanti della città di Roma!

» Io ho avuto l’onore di darvi immediatamente notizia di questa notificazione di cui aggiungo qui nuovi esemplari.

» Dopo il 13 la situazione delle due armate è totalmente cambiata. Dopo alcuni combattimenti gloriosi le truppe sotto i miei ordini han dovuto montare all’assalto. Esse si sono energicamente stabilite sopra i bastioni di Roma. Tuttavia il nemico, non avendo ancor fatto alcun atto di sottomissione, io sono obbligato di continuare le operazioni militari.

» Più la resa della piazza sarà differita, più grandi saranno le calamità che voi temete così giustamente, ma i Francesi non potranno essere accusati di questi disastri; la storia gli affrancherà da qualunque responsabilità.

» Ricevete, vi prego, o signori, le assicurazioni della mia perfetta considerazione e de’ miei sentimenti distintissimi.

» Il Generale in capo
» dell’armata di spedizione francese
» Oudinot di Reggio.


» Ai signori Agenti consolari
» delle Potenze estere in


» Roma1


Ritornando alle operazioni dell’assedio, diremo che la batteria n° 10 bersagliava co’ suoi colpi tanto il trinceramento della Montagnola dietro il recinto Aureliano, quanto il casino Savorelli; e che essendosi dai Romani abbandonata la così detta Maison blanche posta all’esterno della cinta avanti la cortina (7-8), i Francesi eseguirono in quel

  1. Vedi Documenti, vol. IX, n. 99 A. — Vedi il testo francese di questo atto nel Sommario, n. 96.