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della rivoluzione di roma 691

sede operata dalle forze francesi il giorno 4 di luglio alle ore 6 pomeridiane.

» Roma, nel Campidoglio, 4 luglio 1849.

» Per l'intera Assemblea
» Il Presidente di sezione,
» C. Bonaparte.

» Il Segretario
» Quirico professor Filopanti1



Il generale Rostolan facendo uso dei poteri conferitigli, emanò il giorno seguente 5 di luglio le opportune disposizioni per lo stato di assedio della città di Roma.

Veniva quindi interdetto ogni assembramento nelle vie pubbliche; e se formatosi, doveva essere sciolto colla forza. La ritirata sarebbesi sonata alle ore 9 pomeridiane. La circolazione nella città doveva cessare alle ore 9 1/2. Potevano percorrerla nella notte soltanto i medici e i pubblici funzionari muniti di un lascia-passare firmato dall’autorità militare. In quella stessa ora i luoghi di riunione dovevan chiudersi. Si diceva che i circoli politici che, non ostante il proclama del generale in capo, non fossero già chiusi lo sarebbero stati con la forza. Minacciavasi infine di punire immediatamente con modo esemplare ogni violenza, ogn’insulto contro i soldati francesi o contro le persone che avevano con loro amichevoli relazioni, ed ogni impedimento recato all’approvigionamento. Terminava con queste parole:

«Abitanti di Roma! Voi volete l’ordine, io saprò garantirvelo. Coloro che sognassero di prolungare la vostra oppressione, troverebbero in me una severità inflessibile.

» Roma 5 luglio 1849.

» Il Generale di Divisione,
» Governatore di Roma
» Rostolan2



  1. Vedi Torre, vol. II, pap. 281.
  2. Vedi Raccolta, ec., pag. 5.