si studiassero di eccitare il cattivo umore dei cittadini e creare ostacoli all'azione del governo papale, cui non potrebbe mai darsi rimprovero di mancata prudenza di mancata prudenza1, pure in Roma godevansi i primi frutti della segnata concordia, per altro non duratura. Al Piceno inviavasi la prodigiosa immagine della Vergine Lauretana2: sul Moncenisio un ospizio fondavasi col sistema di quello del gran S. Bernardo3: le spoglie mortali di Pio VI, morto e sepolto poveramente in Valenza, a Roma restituivansi4.
- ↑ Per fomentare l’odio verso i francesi si videro in un fondaco al corso incisioni inglesi rappresentanti la morte di Luigi XVI e la sua dolorosa divisione dalla famiglia: vari nazionali che transitavano per quella via nelle ore più frequentate, furono insultati, II cardinal pro-segretario Giuseppe Doria che calcolava le conseguenze di tanta imprudenza, andava egli stesso a vederle, e ne ordinava il ritiro. Si scrisse nelle strade di Roma. Pio (VI) per conservar la fede perde la sede: Pio (VII) per conservar la
sede perde la fede. Queste contumelie si andavano ripetendo per le case e per le pubbliche vie con sommo rincrescimento del pontefice e di quanti amavano veramente la sede apostolica e la tranquillità della chiesa.
- ↑ Giunto il devoto simulacro da Parigi a Roma fu per vari mesi custodito nella cappella segreta del quirinale , e trasportato quindi nella chiesa di s. Salvatore in lauro, ove il giorno due decembre era con rogito notarile consegnato a due canonici della basilica lauretana, dal vescovo di quella città deputati a riceverlo. A spese di Pio VII una carrozza pontificia, scortata da un distaccamento di dragoni, prese la via di Loreto per ridonarlo a quel venerando santuario.
- ↑ I padri, che vivono in quelle vaste solitudini accolgono per tre giorni i passaggieri, che senza questo soccorso sarebbero esposti a perire. Nei dì nebbiosi e quando cadono dirotte le nevi vanno in traccia dei viandanti e là si diriggono, ove ascoltano voci umane e lamenti. Cani ammaestrati scorrono per quelli alti monti, con i latrati ridestano le speranze degl’infelici sepolti entro la neve e servono loro di guida se sono in istato di
camminare.
- ↑ L'onore di riportare in Roma le ceneri. del glorioso pontefice fu giustamente concesso all'arcivescovo Spina, che aveva avuta la consolazione di vegliare al letto di morte del s. padre.