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LIBRO I.


SOMMARIO.

Origine della famiglia Chiaramonti: nascita di Barnaba. Sua prima educazione: dà il suo nome alla congregazione benedettina casinese: studi fatti, catedre e uffici sostenuti in religione. È inviato in Roma. Eletto per breve abate, torna in Cesena ove è visitato da Pio VI. Reduce nella capitale, trionfa delle opposizioni degli emuli. Consacrato vescovo di Tivoli si fa difensore delle episcopali prerogative: eletto cardinale e vescovo d’Imola va ad occupare quella sede. Sua condotta: insigni opere di pietà da lui eseguite. La sua mansuetudine è eguale al suo coraggio. Invasione dei francesi. Vicende d’Italia: calamità dello stato pontificio e del papa. Chiaramonti salva Imola da suprema sventura. Gli comanda Pio VI di recarsi in Roma. Dolorose condizioni in cui trova la capitale. Trattato di Tolentino. Suo ritorno in diocesi. Parla al popolo parole di pace in una omelia dai malevoli giudicata troppo severamente. Si versa sangue francese in Roma: conseguenza l’invasione e la successiva repubblica. Pio VI ostaggio in mano ai soldati di Francia è condotto in Valenza, ove muore. I cardinali si adunano in Venezia per i comizi solenni. Vi giunge Chiaramonti, giovandosi dei mezzi offertigli da un amico. Consalvi pro-segretario del conclave dopo vari dibattimenti persuade i cardinali ad eleggere Chiaramonti. Esulta il mondo cattolico. Assume il no-