Vai al contenuto

Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/214

Da Wikisource.
108 D e l l e   A r t i   d e l   D i s e g n o.

sero occhi commessivi d’altra materia. Il volto1 dell’altra statua avvicinasi ancor maggiormente alla forma greca; mal disegnato però è il complesso della figura che tozza riesce: le mani son meglio fatte che quelle delle più antiche figure egiziane; ma ne’piedi a quelle s’assomiglia, se non che gli ha alquanto voltati in fuori. Nella positura e nell’atteggiamento la prima e la terza statua sono interamente simili alle antiche figure: sì l’una che l’altra ha le braccia pendenti e aderenti al fianco, fuorché vedesi una piccola apertura tra il braccio e il corpo della terza2: amendue hanno il dorso appoggiato ad un pilastro angolare, come tutte le più antiche figure d’Egitto. La feconda non è appoggiata ed ha le braccia più libere, sebbene non distaccate affatto, tenendo in una mano un cornucopia pieno di frutta.

§. 2. Queste figure sono lavoro d’egiziani artefici, ma sotto il dominio de’ Greci che colà i loro dei e le arti loro apportarono, adottando al tempo stesso le costumanze egiziane. E ben è naturale che gli Egizj attaccatissimi alla loro religione esercitassero le arti per rappresentare gli oggetti del loro culto fotto i Tolomei, come faceano anche dianzi, al riferir di Platone, quando di tempo in tempo scuotevano il giogo de’ Persi3.


§. 3. Esa-
  1. Ibid. tav. 80.
  2. Che le figure egiziane siano costantemente rappresentate colle gambe giunte e colle braccia pendenti a’ fianchi, non devesi già ad alcuna legge che ciò ordinasse, dice il sig. Paw Recherch. &c. sec. part. sect. IV. p. 260., poiché tal legge risguardava soltanro le immagini delle divinità [si vegga sopra pag. 83 n. 1.]; ma ad una costumanza, di cui questa fu a suo avviso l’origine.
    „ Gli Egizj hanno presa l’arte d’imbalsamare dagli Etiopi, i quali aveano certa gomma, di cui coprivano interamente i cadaveri; e siccome questa era diafana, cosicchè Erodoto, Diodoro, Strabone, e Luciano l’hanno creduta un vetro, l'intero corpo ben conservato vedeasi, come anche oggidì noi vediamo nell'ambra gl’insetti che vi sono stati rinchiusi, allor quando era una gomma che colava dalla pianta. Mancando agli Egizj la gomma etiopica, mettevano i corpi imbalsamati entro casse, che qualche volta furono di vetro, come quella d’Alessandro il Grande, ma generalmente erano di legno o di pietra. E siccome in tal maniera non vi si vedea il cadavere, vi supplirono con lo scolpirne al di fuori la figura fasciata a somiglianza del cadavere rinchiuso. Qualor però voleano darle un po’ più di vita, levate le fasce, imitavano il nudo cadavere. Quindi ebbe origine la forma delle statue egiziane, la quale fu da’ sacerdoti consecrata per la religione„.
    Della verosimiglianza di questa origine lasceremo che altri ne giudichi.
  3. Vedi sopra pag. 71. not. c.