Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/286

Da Wikisource.
176 D e l l e   A r t i   d e l   D i s e g n o

figure di bronzo nel museo del Collegio romano, ed Ercole su una moneta di Nasso. Fra le dee hanno il fulmine Cibele1 e Pallade2 su alcune monete, e nominatamente su quelle di Pirro3. Vi si può eziandio aggiugnere l’Amore rappresentato col fulmine in mano sullo scudo d’Alcibiade4.

[Divinità considerate in particolare]

§. 5. Parlando delle figure degli dei in particolare, è da osservarsi un Apollo col cappello che gli pende dietro le spalle5, quale appunto vien rappresentato su due bassi-rilievi in Roma Zeto fratello di Amfione6; e in tal maniera forse si rappresenta per indicare la vita pastorale ch’egli ha menata presso il re Admeto, poiché tutti i contadini soleano portar cappello7. Nella stessa guisa i Greci effigiarono Aristea figlio d’Apollo e di Cirene, il quale insegnò l’arte di coltivar le api8, detto da Esiodo Apollo campestre9. Su alcune opere etrusche Mercurio ha la barba puntuta e ripiegata in su, la quale, siccome più sotto dimosrrerò, è l’antichissima forma della barba di questo dio. Ma straordinaria affatto è la figura d’un piccolo Mercurio di bronzo, alto un palmo, nel museo del signor Hamilton, armato d’usbergo, sotto di cui è il solito pendaglio, ed ha ignude le cosce e le gambe. Tal figura, siccome pur l’elmo che avea in capo una statua di Mercurio in Elide10, fa allusione al suo combattimento coi Titani, in cui, secondo Apollodoro11, egli era armato. In oltre su una corniola del museo di Stosch, e in una testa di marmo questo stesso dio porta in capo in luogo di cappello un’intera testuggine, come può vedersi ne’ miei Monu-


menti
  1. Du Choul De la religion des anciens Romains, pag. 99.
  2. Apoll. Argon. 1. 4. v. 671., Serv. l. c.
  3. Goltz. Græc. Tab. 16. num. 5., Spanhem. de Usu, & præst. numism. Tom.I. dissert. 7. §. 5. pag. 432.
  4. Athen. Deipnosoph. lib. 12. cap. 9. pag. 534. E.
  5. Dempst. Etrur. Tab. 32., Buonar. ad Dempst. Toir. iI. §. 6. pag. 12.
  6. Descript. du Cab. de Stosch, cl. 2. sect. 8. num. 413. pag. 97.
  7. Dion. Halic. Ant. Rom. lib. 10.cap. 17. pag. 615. lin. 14.
  8. Justin. lib. 13. cap. 7.
  9. Serv. in Georg. lib. 1. vers. 14., Schol. Apoll. Rhod. Iib. 2. vers. 500.
  10. Paus. lib. 5. cap. ult. pag. 449. lin. 23.
  11. Biblioth. lib. 1. cap. 6. §. 2. p. 17.