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Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/404

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294 D e l   B e l l o   c o n s i d e r a t o

[...in Pan...] §. 9. La principale fra quelle divinità dell’infimo ordine è Pan, cui Pindaro1 chiama il più perfetto degli dei. Io credo d’avere scoperta l’effigie del suo volto, di cui sinora non s’avea alcuna idea, o falsa al più2, su una bella moneta del re Antigono primo di tal nome, in una testa coronata d’ellera d’aspetto serio, la cui barba scomposta somiglia al pelo d’una capra: egli è forse perciò che Pan fu chiamato φριξοκόμης (dall’ispida chioma ). Di questa moneta parlerò nuovamente in appresso. Un’altra egualmente poco nota, e più maestrevolmente lavorata testa di questo dio, trovasi nel museo Capitolino, ed è ancor più riconoscibile della prima alle orecchie aguzze: la barba però ne è meno scomposta, ma somiglia a quella che vedesi in alcune teste di filosofi, de’ quali l’anima pensosa traspare principalmente negli occhi incavati come son quelli delle teste d’Omero.

[...in Apollo... ] §. 10. La più sublime idea della giovinezza virile ideale si scorge principalmente in Apollo, che riputavasi il più bello fra i numi. Nelle sue figure si ravvisano in bell’armonia combinate la robustezza d’un’età perfetta, e le molli forme d’una florida gioventù. Queste forme sono grandiose e sublimi, eziandio nella loro giovanile morbidezza: né rassomiglian già quelle d’un amante effeminato e molle, allevato tra le fresch’ombre, e come dice Ibico, da Venere stessa nutrito sulle rose; ma son degne d’un garzon nobile e nato a grandi imprese. Si vede nella sua figura una sanità vivace, che ne annunzia la forza, simile all’aurora d’un bel giorno. Non pretendo però che tanta beltà si trovi in tutte le statue d’Apollo.



§. 11. L’idea


    Della costituzione di corpo, che gli dà Luciano, è il Sileno in piedi del Museo Pio-Clementino in atto di premere un grappolo d’uva, e rappresentato come il personaggio allegorico della ubriachezza. Veggasi la descrizione, che ne dà il lodato Visconti l. cit. Tav. 46. pag. 83.

  1. Ap. Aristid. Orat. Bacch. oper. Tom. I. pag. 29.
  2. Noi ne daremo il disegno in appresso in questo Tomo.