Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/38

Da Wikisource.
32 Meccanismo della Scultura


C a p o   II.


De’ lavori in bronzo — I greci artisti lo preparavano per gettarlo... nelle forme — Quindi fuso lo univano... e saldavanlo — Intarsiatura fattavi sopra - Patina, verdognola. — Indoravasi il bronzo — Due maniere d'indorare — Talora fu pur indorato il marmo ~ Commettevansi gli occhi alle figure — Ragguardevoli statue di bronzo... nel museo d’Ercolano... a Roma... nella villa Albani... a Firenze... a Venezia,... a Napoli... in Ispagna... in Germania... e in Inghilterra, — Delle monete falsificate e indorate.

[De’ lavori in bronzo.
I greci artisti lo preparavano per gettarlo...]
Il meccanismo de’ lavori in bronzo consiste principalmente nella fusione del metallo. A questa lo preparavano gli antichi, come si usa oggidì, mescolandovi dello stagno, affinchè si fondesse più facilmente1; poichè, quando non v’è sufficiente copia di stagno, il bronzo non vuole scorrere, e allora dicesi incantato. Narrava a questo proposito Benvenuto Cellini, celebre ed esperto fonditore, che, avendo egli a gettare una statua, ordinò che mentre desinava si aprisse il foro del fornello, onde il fuso metallo colasse nell’apprestata forma; e quando uno degli operaj venne ad avvisarlo che la fusione erasi sospesa, diedegli i piatti, e tondi di stagno, di cui servivasi, acciò li gettasse nel forno; il che essendo stato fatto, il bronzo acquistò immantinente la necessaria fluidità2.

§. 1. Per avere una più sicura e facile fusione si gettavano talora delle figure di rame; e di tal materia sono i quat-


tro


  1. Plinio lib. 34. cap. 8. sect. 20., e ivi Arduino not. 9.
  2. Cellini racconta nella sua vita p. 275., che assisteva al getto d’una statua; e avendo veduto, che il metallo non correva per essersi consumata la lega dello stagno colla forza terribile del fuoco, fece prendere tutti i suoi piatti, scudelle, e tondi di stagno, i quali erano in circa duecento, e in parte li mise a uno a uno nelli canali, e parte li fece gettare dentro alla fornace; con che la fusione andò a perfezione.