Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/129

Da Wikisource.

sull’antico tempio di Girgenti. 111

hanno riguardato come la sesta parte dell’altezza d’una figura1. Quanto all’altezza delle colonne, di cui trattiamo, deesene cercar la ragione nella pianta del tempio, non già nelle colonne stesse; perocchè la loro proporzione non può essere determinata dal diametro intiero, mancando un piede, e un pollice a quel che è di più dei quattro diametri. Io trovo che l’altezza delle colonne è uguale alla larghezza del tempio, la quale nei tempj dorici era sempre la metà della lunghezza di tutto il tempio, o della cella solamente. Non bisognava dunque ricercar qui la giusta proporzione in qualche cosa fuori dell’edifizio, perchè dessa ritrovasi nello stesso tempio.

§. 8. Se potesse spiegarsi letteralmente un passo di Plinio, ove dice che ne’ più antichi tempi l’altezza delle colonne era il terzo della larghezza del tempio2, le colonne doveano essere anche più basse di quelle, che esaminiamo: perciocchè se noi fissiamo a cinquanta piedi la lunghezza di un tempio, e per conseguenza la larghezza a venticinque, le colonne avranno circa gli otto piedi d’altezza. Ora se noi prendiamo due piedi per il diametro delle colonne, quelle non avranno che quattro diametri d’altezza.

§. 9. Queste colonne sono di forma conica, della quale dobbiamo attribuirne la ragione alle ville dell’architetto, anzichè alla loro proporzione. Una forma cilindrica con diametri uguali in cima, e in fondo, avrebbe esporre le pietre, di cui son fatte le colonne, a fendersi, e screpolarsi; perchè il peso dell’intavolato non avrebbe principalmente gravitato sull’asse del cilindro, come avviene della forma conica, la di cui diminuzione accosta di più il punto d’appoggio. Hanno queste colonne delle scanalature doriche, vale


a di-


  1. Vedi Tom. I. pag. 347. seg.
  2. lib. 36. cap. 23. sect. 56.: antiqua ratio erat, columnarum altitudinis, tertia pars latitudinum delubri. [ Vedi avanti pag. 48.