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sull’Architettura degli Antichi. | 65 |
fatta di terra cotta, e in modo che le acque potevano scorrere per essa. A tale effetto vi si ponevano a certe distanze delle teste di leone colla gola aperta, per la quale scolava l’acqua, come Vitruvio[1] insegna di farli nei tempj. Si sono trovati più pezzi di simili cornici negli scavi d’Ercolano, che possono vedersi nel museo reale a Portici. In Roma i canali delle grondaje alle dette case de’ cittadini si facevano generalmente di tavole.
§. 58. Il frontispizio si chiama in greco ἀετός, ovvero ἀέτομα. Dovea necessariamente essere in uso a quelle fabbriche, e tempj degli antichi, il tetto de’ quali, e il coperto formava un triangolo. Nè ben si appone Salmasio, il quale[2] pretende, che le case fossero tutte fatte a terrazzo; avendosene le prove in contrario in tante antiche pitture[3]. Se si è riguardato il frontispizio del palazzo di Cesare[4] come un pronostico della sua futura apoteosi, non deve per quello intendersi il semplice frontispizio; ma anche i lavori a basso-rilievo, o piuttosto intiere figure, che ornavano quell’edifizio alla maniera dei tempj. Pompeo avea fatta ornare la sommità della sua casa con delle prore di nave; e ciò viene indicato, per sentimento del Casaubono[5], in queste parole: rostrata domus. L’altezza dei tempj si ragguagliava sino alla sommità del frontispizio; per conseguenza l’altezza del tempio di Giove a Girgenti era di cento venti piedi[6].
§. 59. Si è voluta cercare molto lontana l’etimologia della parola greca., che significa frontispizio, e sino a trovarvi la somiglianza d’un’aquila colle ali stese[7]. Io cre-
Tom. III. | I | derei |
- ↑ lib. 3. cap. 3. in fine.
- ↑ Plin. exercit. in Solin. cap.jj. Tom.I. pag. 853. E.
- ↑ E in moltissimi bassi rilievi.
- ↑ Livio presso Plutarco in Cesare, oper. Tom. I. pag. 738. princ.
- ↑ in Capitolini Gordian. tres, p. 189. B.
- ↑ Si veggano le Osservazioni dell’Autore su di esso qui appresso in fine di queste.
- ↑ Salmas. Note in Spartian. p. 155. A. B. Gedoyn Eclairc. sur quelq. diffic génér. qui se trouv. dans les aut. grecs, Acad. des Inscript. Tom. VII. Hist. pag. 110.