Pagina:Storia di Milano II.djvu/232

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egli, poichè avesse ottenuto l’intento, non si accomodasse col re. Pescara eragli a fianco, e ne attraversò l’idea. Si progettò di occupare le fortezze poste alle spiagge, acciocchè l’armata per mare avesse la sussistenza, la quale sarebbe stata in pericolo di esserle intercetta, qualora avesse dovuto passar per le gole de’ Pirenei. Si pose l’assedio a Marsiglia. Il re di Francia, animato dall’ammiraglio Bonnivet, si dispose a portare in persona la guerra nel Milanese. Questo colpo, che sembrava ardito ed inconseguente, nacque da uno di que’ segreti di Stato, i quali rare volte si indovinano dal pubblico; perchè non sono parti di una sublime politica, alla quale soglionsi attribuire forse con troppa generosità tutte le risoluzioni de’ gabinetti; e rare volte trovansi scrittori informati o coraggiosi a segno di pubblicarli. Il segreto di questa risoluzione ci vien palesato dallo storico Brantome nella vita dell’ammiraglio Bonnivet. Bonnivet fece venire al re la smania di vedere la signora Clerici, la più bella donna d’Italia, la quale esso ammiraglio aveva conosciuto ed amata in Milano prima che ne partissero i Francesi.