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Capo Terzo


I Galli, nazione Celtica. — Loro condizioni. — Invadono a più ri­prese l’Italia. — Occaso della civiltà Etrusca. — Roma. — Suoi progressi. — Sue guerre contro agli Etruschi e contro ai Galli. — Tutta l’Italia è Romana l’anno 221 prima di Gesù Cristo.


Al di là dalle Alpi varii popoli di razze diverse, benché tutti compresi dagli storici sotto al nome generale di Celti, aventi forse alcun di loro qualche lontana comunanza d’origine, come ne aveano qual­cuna di culto con alcuna delle genti Liguri e cogli Insubri, erano altrettanto barbari, quanto gl’Italiani e, sopra ogni altro, gli Etruschi erano civili.

I Druidi sotto al cielo rannuvolato e freddo dell’Armorica, nel seno di cupe foreste nella Britannia e nella Gallia incatenavano quelle menti paurose ad un culto orribile, in cui la mano dei sacerdoti e delle sacerdotesse versava il sangue umano. Un sovrano disprezzo della morte era la virtù di que’ popoli, i quali ornavano le loro capanne de’ teschi de’ nemici uccisi, e d’essi s’inorgoglivano quasi d’ereditarii blasoni; stracciavano colle unghie e coi denti carni