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Pagina:Storia di torino v1 cibrario 1846.djvu/67

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capo sesto 57

dagli Ariani S. Eusebio fu rilegato in Scitopoli di Palestina, pare che Torino già avesse il proprio vescovo, poiché nella lettera indirizzata nel 356 da quel luogo d’esilio a’suoi diocesani, in cui tutte ne distingue le genti, ancorché piccole, come sarebbero gl’Industriesi, gli Agemini ed i Testonesi, non ri­corda i Torinesi, ben altrimenti famosi.9

Il nome del vescovo o de’ vescovi Torinesi ante­riori a S. Massimo è velato di tenebre. Gli antichi scrittori notano un S. Vittore all’anno 310. Ma quest’asserzione non ha conforto nè di prove nè di indizi storici. La vera storia de’ vescovi Torinesi ha lieto cominciamento dall’immortale S. Massimo, il quale pontificò dal 415 all’incirca fin dopo il 452.